sabato 26 novembre 2011

La parola di oggi è... INDIPENDENZA

Indipendenza= sf, l'essere indipendente, non dipendere. Dipendere deriva dal latino de e pendere: ovvero pendere da, essere attaccati a (qualcuno, qualcosa ecc...). Indipendente è chi non è soggetto a vincoli, chi si trova in posizione non subordinata (subordinare, ovvero disporre sotto).
Insomma, chi è indipendente non si sente inferiore a nessuno...


Oggi parliamo di pesci. Sapete cosa sono i lofiiformi? Sono pesci abissali. Quelli brutti, coi denti strani, le escrescenze fosforescenti, i musi arrabbiati. Tipo la rana pescatrice che mangiamo al ristorante, insomma. Alcuni lofiiformi (ma non la rana pescatrice) hanno abitudini sessuali quantomeno bizzarre. Fin quando sono giovani il maschio e la femmina sono pressoché uguali. Con l'accoppiamento, però, le cose cambiano completamente. Il maschio si attacca coi denti (ahia!) ai genitali della femmina e da quel momento in poi, lentamente, si annulla completamente. Degenera.  Smette di esistere. Il suo apparato circolatorio si fonde con quello della femmina, il cuore si atrofizza, non mangia più. Non è più un pesce, è solo un'appendice della compagna. È soltanto un sacchetto produttore di sperma e non farà altro che fecondare la femmina per il resto della sua vita.
Inquietante, vero?
Ma del resto cosa importa a noi, che non siamo biologi marini, delle abitudini sessuali dei lofiiformi (rana pescatrice esclusa)?
Niente, ovvio.
Però, però... certe volte anche noi umani siamo così. Certe volte anche noi ci annulliamo nel rapporto di coppia. Ci sono quelle donne che rinunciano a tutto per accudire il marito (marito sano e autosufficiente, è bene sottolinearlo) e pur di compiacerlo si trasformano in cameriere/cuoche/geishe/sguattere e chi più ne ha più ne metta. Ci sono uomini che senza l'aiuto della partner non saprebbero trovare neanche le proprie mani nelle proprie tasche (o le proprie mutande nel proprio armadio) e quando, raramente, capita che rimangano da soli per più di ventiquattr'ore rischiano la morte per fame perché non sono in grado neanche di aprire il frigo e tagliarsi un tocco di formaggio. Ci sono persone che lontano dal partner non sanno prendere neppure decisioni banali. Tu gli chiedi quanto zucchero vogliono nel caffè e loro vanno in crisi. C'è gente che piuttosto che contraddire il compagno preferisce passare da stupido vita natural durante. E se per un motivo o per un altro il rapporto dovesse finire? Allora per loro l'apocalisse non è che un banale acquazzone, in confronto. Crollano e si afflosciano come rampicanti a cui qualcuno ha levato il sostegno.
No, l'amore non può essere questo. L'amore non può essere sottomissione. Non può voler dire soffocare l'altro, o lasciarsi soffocare dall'altro. Quando cerchiamo di compiacere qualcuno ci mettiamo automaticamente in una condizione d'inferiorià. Si cerca di compiacere un capo, un superiore. Qualcuno dal quale ci si aspetta una ricompensa, e la cui benevolenza si teme di perdere. Non un amico, e tantomeno un partner. Per amarsi da adulti bisogna essere sullo stesso piano, alla pari. Quindi indipendenti. Altrimenti non è amore, è sudditanza. Schiavitù. O mi sbaglio?...

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