sabato 24 settembre 2011

La morte di Sherlock Holmes

Sir Arthur Conan Doyle è universalmente noto per il suo personaggio più famoso: Sherlock Holmes, il celebre detective che grazie alla sua mente estremamente logica e alle sue enormi capacità deduttive  è in grado di risolvere gli enigmi polizieschi più intricati. Conan Doyle però non somigliava per nulla al suo eroe tanto freddo e razionale. In realtà doveva essere molto più simile al mite e spesso ingenuo dottor Watson, l'unico amico nonché biografo ufficiale del detective Holmes. Come lui, Doyle (tutti lo chiamiamo Conan Doyle, ma Conan è parte del nome, non del cognome) era un medico, come lui era spesso ingenuo. Credeva alle fate, ai fantasmi e a tutte quelle cose che il razionale Holmes avrebbe considerato con disprezzo. Holmes però era il suo personaggio più famoso, il prediletto dai lettori. Tanto da finire col dare un certo fastidio al suo creatore. Nel 1891 Doyle decise che di Holmes proprio non ne poteva più e, scrivendo alla madre, espresse il desiderio di “uccidere” la sua creatura, che secondo lui gli sottraeva tempo per cose più importanti. “Fa' come ti pare”, gli rispose la madre, “ma temo che la gente non la prenderà bene.”
La mamma di Doyle doveva essere molto diplomatica. Al suo posto la mia, di mamma, so già cos'avrebbe detto. Mi pare quasi di sentirla. “Ma sei imbecille???”, avrebbe detto, “Ma se è l'unica cosa che ti riesce bene!!! Provaci soltanto a farlo fuori e vedrai che la pagherai cara!”
Ma la mamma di Doyle non era la mia, e lui fece come voleva. Nel 1893 fece uscire “L'ultimo caso”, il racconto che vede la tragica morte di Sherlock Holmes tra i monti svizzeri assieme al suo antagonista più famoso, il diabolico e geniale professor Moriarty. Questo racconto venne poi ristampato come ultima avventura della raccolta (questa raccolta) Le Memorie di Sherlock Holmes, nel 1894.
Ebbene sì, questa nostra nuova pubblicazione si conclude con la morte del detective più famoso del mondo!
Ma la mamma di Doyle aveva visto giusto: i lettori non presero per niente bene la scomparsa del loro beniamino. Dieci anni dopo, nel 1903, con un'astuta operazione che di sicuro sarà servita da spunto per molti moderni autori di soap opera, Doyle farà resuscitare Sherlock Holmes.
Ma questa è un'altra storia...

Dati sull'ebook (già che ci siamo...).
TITOLO: Le Memorie di Sherlock Holmes
AUTORE: Sir Arthur Conan Doyle
EDITORE: Il Gatto e la Luna
PREZZO: 2 euro
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Il libro raccoglie in tutto undici avventure di Sherlock Holmes, di cui l'ultima è, appunto, l'ultima, e spazia da intrighi internazionali ad avventure marine, dai primi casi risolti dal nostro prode detective a tesori misteriosi da trovare. Insomma, dei veri, piccoli classici della letteratura “gialla”.

Indice dei racconti:
Avventura n° 1 – Silver Blaze
Avventura n° 2 – La faccia gialla
Avventura n° 3 – Il procuratore di borsa
Avventura n° 4 – La “Gloria Scott”
Avventura n° 5 – Il Rito dei Musgrave
Avventura n° 6 – L'enigma di Reigate
Avventura n° 7 – Lo storpio
Avventura n° 8 – Il paziente Residente
Avventura n° 9 – L'interprete greco
Avventura n° 10 – Il trattato navale
Avventura n° 11 – L'ultimo caso

3 commenti:

Bonny1992 ha detto...

Ciao, volevo saperne di più sul libro da te citato inerente alla "risurrezione" di Sherlock Holmes... Purtroppo non riesco a trovarne neppure il titolo, sapresti indicarmi qualche informazione in merito? Da alcune rimembranze rammento che, in seguito alla caduta di entrambi i personaggi dalle cascate, dei due si salvò solo il detective: mi sbaglio forse? Grazie mille o er la tua disponibilità :)

IsaBella ha detto...

Il libro con la "risurrezione" s'intitola (banalmente) "Il ritorno di Sherlock Holmes" ed è pure quello una raccolta di racconti, non un romanzo. Sì, dalle cascate si salva solo Holmes. E in realtà Conan Doyle non voleva salvare neppure lui, però alla fine lettori ed editore hanno protestato talmente tanto che lui è stato costretto a riprendere il personaggio facendolo sopravvivere. Nel primo racconto del Ritorno, però, compare un discepolo di Moriarty che cerca vendetta, oltre a Holmes stesso che rivela platealmente a Watson di essere ancora vivo. Gli altri sono normali racconti autoconclusivi e non seguono nessun filone particolare. Spero di esserti stata utile :-)
I.

Bonny1992 ha detto...

Ciao IsaBella, grazie per le tue informazione, mi sei stata molto utile :)
Ciao, Bonny1992