martedì 10 aprile 2012

Fanta-scienza

«La Terrestre la guardò con occhi di ghiaccio, inamidata nel suo tailleur grigio acciaio. “Riordina tutti i libri”, le intimò con quella sua voce irritante come una puntura d’insetto dato in posti in cui gli insetti non dovrebbero neppure PENSARE di arrivare, “altrimenti finirai incenerita dalla mia pistola laser 353BX, così come tutte quelle che hanno osato disubbidire prima di te!”. La terrestre, classificata come Adelaide Facciadiplastica, la minacciò con l’arma in pugno  ostentando e gonfiando due seni enormi per dimostrarle la sua superiorità. Alla Povera Scienziata, ormai ridotta in catene e che non possedeva simili argomenti, non rimase altro che eseguire l’ordine. E senza fiatare. Per fortuna incontrò un compagno di torture a renderle meno pesante l’improba fatica. Alto, magrolino, con gli stessi suoi capelli anarchici, Vittorio le offrì una sigaretta di conforto. La Scienziata la mangiò con gratitudine. Ma aveva un saporaccio. Fu allora che cominciò a nutrire (in tutti i sensi) seri dubbi sulle abitudini alimentari dei suoi oggetti di studio.»

E dico che questo è un romanzo d'amore? Sì, lo dico. Oh, l'ho scritto io, saprò bene di che parlo...

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