sabato 17 agosto 2013

Ricerche bizzarre

Io rimango sempre di stucco quando vado a vedere quali sono le parole chiave per cui la gente arriva sul mio blog.
Ecco qui cosa ho scoperto oggi.
C'è chi si chiede cosa produca gustosi broccoletti. Questa è evidentemente una definizione, anche piuttosto frequente e tipica, da cruciverba. E la risposta è sempre la stessa: è la rapa. Sono i famosi broccoli di rapa. Ma ci vuole tanto a capirlo? Rape!
Poi ci sono sempre quelli che non sanno cos'è una leccarda. E all'improvviso se lo domandano. Forse perchè devono acquistare il loro primo forno, e quando in negozio si sentono rivolgere la domanda "Ci vuole anche la leccarda?" loro cascano dal pero. Ve lo ripeto per l'ultima volta: la leccarda è quella sorta di teglia piatta che si trova dentro al forno (o anche nei grill) e serve per raccogliere i succhi di cottura che cadono dai cibi. Non per cucinarci sopra.
Il fatto della storia di Cenerentola al contrario invece non l'ho capita. Intendete con la storia che procede dalla fine all'inizio o, per esempio, con lei che parte ricca e diventa povera? Oppure coi ruoli ribaltati: lui che fa lo sguattero per i fratellastri e lei che è la Principessa Azzurra che se lo sposa e lo mette sul trono? Spiegatemi.
C'è chi ancora s'imbarazza quando compra gli assorbenti. E per loro non so che farci. Le mestruazioni sono un fenomeno assolutamente naturale, e se lo trovate imbarazzante, cari miei, vuol dire che avete qualche problema.
E infine la ciliegina sulla torta: "l'opera Tourandot è francese?" No, dico, ma come vi salta in mente? A parte che "è" si scrive con l'accento e non con l'apostrofo. A parte che si scrive Turandot, non Tourandot, e si pronuncia così come si scrive: Turandòt. Con la T alla fine (la T non è muta, si deve sentire). E poi no che non è francese. L'opera (se per opera intendete opera lirica) è di Giacomo Puccini, e quindi è italiana che più non si può. Ed è ispirata a una fiaba orientale. Niente Francia, come vedete. Ma ve l'avevo già detto.
Oppure quando scrivo parlo col muro?
Ah, prima che me lo chiediate, vi spiego anche questo. Quando si parla col muro cosa succede? Nulla, perché il muro, essendo un oggetto inanimato, non ascolta. E così "parlare col muro" vuol dire parlare con chi non ascolta. Uno gli dice che la Turandot è un'opera italiana e loro continuano a chiedersi se sia francese. Per esempio...


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