Titolo: Bedknobs and Broomsticks
Di: Mary Norton
Editore: Orion Children's
Dove si trova: qui
Quanto costa:5,49 €
Perché ne parlo: perché mi va. È vietato?
Non so se ci avete mai fatto caso (sicuramente sì se, come credo e spero, siete mentalmente un po' più vispi di me), ma moltissimi film sono tratti da libri. Molto spesso i film sono più popolari dei libri da cui sono tratti. E anche se il luogo comune vuole che “sì, ma il libro era meglio”, certe volte può essere vero il contrario. Ci sono film, o serie TV, che sono tratte da libri ma quasi tutti pensano si tratti di soggetti originali. Tanto per restare nell'ambito dell'animazione, sono tratti da libri: Mary Poppins, La Carica dei 101, Alice nel Paese delle Meraviglie (questo è così ovvio che non varrebbe neppure la pena di dirlo), Peter Pan (come sopra), Basil di Baker Street, Heidi, Anna dai Capelli Rossi, L'ape Maia. E Pomi d'Ottone e Manici di Scopa, naturalmente.
Non so voi, ma Pomi d'Ottone e Manici di Scopa, film Disney del '71, ha segnato la mia infanzia. Perché mia mamma lo noleggiava e lo proiettava sempre alle mie feste di compleanno. Sempre. Se non lo conosco a memoria, poco ci manca.
La trama è ben nota: durante la seconda guerra mondiale i bambini vengono sfollati da Londra alla campagna per motivi di sicurezza. La piccola Carey, coi fratellini John (secondo me l'attore che interpreta John sembra in maniera inquietante John Lennon bambino) e Paul*, vengono affidati a Eglantine Price (l'inossidabile “signora in giallo” Angela Lansbury), che però si rivela un'aspirante strega. Per “comprare” il loro silenzio, Eglantine dona loro un pomolo magico che, applicato al suo letto, li porterà ovunque vorranno. Ma sarà lei la prima a doverlo usare, per recuperare l'ultima lezione del suo corso di stregoneria per corrispondenza. Dunque i quattro si recano a Londra, ma qui scoprono che il professor Emelius Browne, direttore della scuola di stregoneria, è solo un ciarlatano che ha copiato le lezioni da un vecchio libro. La ricerca li porta sull'isola di Naboombo, dove recuperano l'incantesimo del mago Astoroth durante una memorabile partita a calcio tra animali parlanti. Quest'incantesimo sarà utile, una volta tornati a casa, per animare un intero esercito di armature e uniformi militari inglesi antiche, grazie al quale i Nostri riusciranno a respingere un'invasione tedesca. Alla fine del film appare evidente (o perlomeno, a me appariva evidente) che Eglantine, Emelius, Carey, John e Paul rimarranno insieme per formare una nuova famiglia. Insomma, mago e strega si sposeranno e adotteranno i tre bambini. Non si vede, ma so che succederà dopo i titoli di coda.
Ecco, il film è tratto da due libri (molto brevi) del 1943 e 1945 di Mary Norton: “Il pomolo magico, ovvero come diventare streghe in dieci facili lezioni” e “Falò e manici di scopa”.
Nel primo libro vediamo i tre bambini che trascorrono le vacanze estive da una zia in campagna (non c'è alcun riferimento alla guerra) a scoprono che la vicina di casa, l'anziana zitella (e poi scopriremo che “l'anziana” ha circa trentacinque anni e ci rimarremo male) Miss Eglantine Price, è un'apprendista strega. Per “comprare” il loro silenzio, Eglantine dona loro un pomolo magico che, applicato al suo letto, li porterà ovunque vorranno (sì, questo pezzo è come nel film... o viceversa). Il letto è in casa della zia, perché è da lì che Paul ha svitato il pomolo. I bambini come prima cosa vanno a Londra, perché il piccolo Paul ha nostalgia della mamma. Ma la mamma non c'è, e loro vengono trovati da un poliziotto che li trascina in centrale (ma loro credono di essere stati arrestati e che quella sia la prigione), e solo per il rotto della cuffia recuperano il letto e tornano dalla zia prima che questa si svegli e scopra che i tre erano scappati nottetempo. Al secondo tentativo Miss Price si unisce a loro e i quattro visitano un'isola dei tropici che secondo l'enciclopedia dovrebbe essere disabitata. Invece ci sono i cannibali, i nostri vengono catturati e rischiano di non tornare proprio più a casa. Quando ci tornano il letto, che era rimasto sulla spiaggia durante l'alta marea, è completamente zuppo. La zia s'infuria e rimanda i bambini a casa. Miss Price decide di rinunciare alla magia perché è pericolosa.
Il secondo libro è ambientato due anni dopo. È estate e la mamma di Carey, John e Paul deve lavorare, per questo ha bisogno di mandare i figli a pensione da qualcuno. Ma la zia intanto è morta. I tre finiscono con l'essere ospitati proprio da Miss Price, ma che delusione quando scoprono che lei ha davvero rinunciato alla magia. Però Paul ha ancora il pomolo, e Miss Price ha il letto (acquistato quando i mobili della zia sono stati messi all'asta). I bambini chiedono un ultimo viaggio, e lo fanno nel passato. Finiscono a Londra nel 1666, dove s'imbattono nel negromante Emelius Jones. Costui è un uomo timido e gentile, per quanto vessato dalla malasorte, e decide di seguirli nel presente per conoscere Eglantine, che a quanto pare è una sua simile. I due legano piuttosto bene, essendo entrambi appassionati di magia, ma poi Emelius viene riaccompagnato nel suo tempo. Eglantine è preoccupata per lui e i bambini la persuadono a compiere un ulteriore viaggio nel tempo per scoprire come sta. E scoprono che Emelius è stato arrestato e condannato al rogo per stregoneria (è accusato di aver causato l'incendio che distrusse Londra nel 1666). Eglantine decide di ricorrere di nuovo alla magia per salvarlo. Ma alla fine decide di tornare con lui nel passato e sposarlo, mentre i bambini tornano a casa e sanno che questa è stata veramente l'ultima avventura.
Be'? Che dire? Le storie sono graziose, senza tante pretese ma scorrevoli. Però, per una volta lo dico: forse (forse), preferivo il film...
* Una volta pensavo che la scelta dei nomi John e Paul fosse voluta, ma tale abbinamento è presente anche sul libro che è del '43, quando Lennon aveva solo 3 anni. Perciò a malincuore mi tocca ammettere che è solo un caso.
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