venerdì 3 giugno 2011

Follie d'amore

Da un po' di tempo mi sto riascoltando la Carmen di Bizet. Mi piace molto, quell'opera. Musicalmente, intendo, però mi appassionano anche i personaggi. Carmen mi riesce sfuggente, è un tipo di donna lontano anni luce da me. Non riesco mai a capire se lei ami Don José oppure no. Da certe versioni sembra di sì, ma poi se vado a riflettere su trama e testi mi pare evidente che così non è. Altrimenti non gli chiederebbe tutti quei sacrifici. A me non salterebbe mai in mente di chiedere a G di ficcarsi nei guai con la legge per amor mio, per esempio. E se lo facesse di sua spontanea volontà gli darei del pazzo.
Però è pur vero che ci sono donne che pretendono dai loro amanti continue conferme, prove che dimostrino il loro amore. Il cavaliere deve affrontare e uccidere il drago per dimostrare alla donzella di amarla davvero.
Povero lucertolone, quand'ero piccola e leggevo le fiabe tifavo sempre per lui.
Probabilmente era anche un esemplare raro di una specie in via di estinzione, il cavaliere che l'uccideva si meritava una bella multa, a mio avviso, altro che il bacio (non ricevevano più di così, nelle fiabe) della bella di turno.
Ma torniamo a noi.
Dicevo, Carmen è ad anni luce da me, direi che è esattamente il mio opposto. Eppure in un certo senso mi piace. La invidio pure, diciamolo. Per lei Don José fa follie. È una di quelle donne per le quali gli uomini farebbero follie.
Cioè, non è che si limitino a offrirle la pizza o ad andarla a prendere in stazione quando ha i bagagli pesanti. C'impazziscono proprio. Farebbero qualsiasi cosa per lei, qualsiasi. Pure disertare l'esercito e unirsi a una banda di contrabbandieri. Per dirne una. A caso.
Ogni tanto mi piacerebbe essere una così. Ma non lo sono mai stata. Tutte le volte che ho provato a fare la femme fatale il meglio che ho ottenuto è stato una risata, una pacca sulla spalla e un "Ma che sagoma, che sei!"
Il peggio è stato un grugnito accompagnato da uno "Sparisci, cretina! Ma che vuoi da me?" (E sì che a me pareva evidente cosa volessi da lui...)
In mezzo c'è anche stato uno "Stai male? Vuoi che ti accompagni al Pronto Soccorso?"
Ma come? Per una volta tanto che mi azzardo a essere seria non mi credete?
Però è così: non mi credevano. Non sono mai stata credibile, diciamolo pure, come affascinante ammaliatrice. Semmai come clown.
Il massimo della follia che un uomo ha fatto per me è stato accompagnarmi al pronto soccorso veterinario a mezzanotte quella volta che Trottolino fece indigestione di tonno. E anche lì sospetto che l'abbia fatto più per amore del micio che per amor mio.
Forse è questo mio aspetto innocente che mi frega. Sembro una innocua. Somiglio più a Micaela. Micaela è la fidanzata ufficiale e innocente, e probabilmente casta (e sicuramente odiosa, aggiungo io), di Don José. E lui non ci pensa due volte a mollarla per la più focosa Carmen.
Ecco, io somiglio alla mite Micaela, una donna per la quale un uomo non farebbe una follia neanche a supplicarlo (a meno che questa follia non consista nel trangugiare una teglia di melanzane alla parmigiana in un'ora soltanto), ma dentro di me ambisco a essere una passionale Carmen. Una donna per la quale un uomo sarebbe disposto anche ad arrampicarsi sull'Everest. Con le unghie. E a testa in giù.
In “Anna dell'Isola”, romanzo di Lucy Maud Montgomery della serie Anna dai Capelli Rossi, c'è un personaggio, una ragazza, che a un certo punto dice grossomodo così: “Mi piacerebbe sapere di poter spezzare il cuore di un uomo. Non che lo farei mai, ma mi piacerebbe sapere di averne il potere.”
Ecco, una cosa del genere.
Forse è solo un modo per alimentare l'amor proprio, chissà.
Anzi, sicuramente è un modo per alimentare l'amor proprio.
Noi donne ci siamo emancipate da troppo poco tempo e sono molti i cliché che non siamo riuscite ancora a spezzare. Perché questo fatto di voler ricevere continue conferme in amore è un puro e semplice cliché.
Però sapere che il tuo uomo per te farebbe follie è in un certo senso rassicurante. Sapere che non le farebbe neanche dipinto ti crea qualche incertezza. Non che poi uno gliele chieda davvero, queste follie. Anche perché generalmente sono del tutto inutili, se non dannose.
Però piace sapere che in caso di necessità... no, non “rompere il vetro”, ma... insomma, se proprio servissero, le farebbe. Tipo, se noi venissimo aggredite da uno stormo (le streghe volano sulla scopa, quindi fanno stormo) di streghe cattive, lui muoverebbe un dito per salvarci o se la darebbe a gambe?
Ok, ne dico una meno assurda. Se noi avessimo bisogno del suo aiuto, ci aiuterebbe o ci direbbe di arrangiarci?
Ecco, mi piacerebbe pensare che per amor mio G sarebbe disposto a compiere qualche azione più audace del solito. Non dico sconfiggere un drago (sono animalista e il drago mi farebbe pena) o picchiarsi con un poliziotto, o imparare la teoria della relatività ristretta. Però potrebbe, per esempio, aiutarmi a compilare il Modello Unico.
Questa sarebbe un'impresa veramente eroica.

NELLA FOTO: il passionale duetto tra la passionale Carmen (Marta Senn) e l'appassionato Don José (Luis Lima) nella versione diretta (ovviamente con passione) da Lina Wertmuller

PS: comunque mai e poi mai tradirei G per un torero: detesto la corrida!
PPS: strano, comunque, legare la Wertmuller a un titolo così breve come "Carmen". Secondo me avrebbe dovuto ribattezzarla: "Carmen, ovvero la passionale storia tra la sigaraia ispanica e il soldato disertore agli albori della nascita dell'automobile" (perché in quella versione lei modificò l'epoca della vicenda). Sarebbe stato più nel suo stile!
PPPS: Che gaffe! G mi ha gentilmente fatto notare che lui per amor mio ha cambiato casa, città e stile di vita. E ha fatto anche altre cose simili che non starò qui a riferire. Questo vuol dire che dovrò di nuovo compilarmi il Modello Unico da sola? Oh, no...

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