sabato 11 giugno 2011

Cicli e ricicli

Quest'oggi si parla di mestruazioni. Eh, prima o poi doveva pur capitare. Il perché lo lascio alla vostra fervida immaginazione.
Tempo fa sentii Corrado Augias dire che fino a qualche anno fa alle donne giornaliste riservavano solo argomenti futili, come la moda, la bellezza e le mestruazioni.
Sapete perché per lui le mestruazioni sono un argomento futile? Perché non gli toccano. Se gli uomini avessero le mestruazioni, mi ci gioco la camicia che queste sarebbero un argomento d'estrema importanza.
Ma vabbé, facciamo finta di niente sennò finisce che mi dilungo troppo come mio solito.
Io ho un'amica che quando compra gli assorbenti al supermercato sta sempre attenta a che alla cassa dove si serve non ci sia un uomo. E sta anche attenta che in coda, prima o dopo, ci siano solo donne. Perché si imbarazza a far vedere il pacco di assorbenti a un uomo. Come se avere le mestruazioni fosse una colpa vergognosa.
Ora che ci penso, tempo fa (diciamo una decina d'anni fa) mi trovavo in Francia e, caso volle, che mi trovassi a dover comprare un pacco di assorbenti. Il mio problema era che non parlavo (non parlo) francese. Perciò chiesi a un mio amico (maschio) di aiutarmi a spiegare alla farmacista cosa mi occorreva. Be', non ci crederete ma anche lui s'imbarazzò.
Lo fece, ma era più rosso d'un pomodoro maturo.
Neanche gli avessi chiesto di aiutarmi a rapinare una banca!
Quand'ero ragazzina mi ricordo leggende spaventose sulle donne mestruate. C'erano delle mie amiche che “in quei giorni” non annaffiavano le piante e non si lavavano i capelli, perché sennò chissà che sarebbe successo.
Ecco, queste sono cose che mi fanno letteralmente arrabbiare (notare, prego, lo sforzo che faccio per non scendere nel turpiloquio). Perché questo è sessismo bello e buono!
Cosa vuoi che succeda se una donna mestruata annaffia una pianta? Una cippa di niente, ecco cosa succede!
Nell'Ottocento le donne non potevano non solo partecipare alla vita politica, ma neppure testimoniare in giudizio per colpa delle mestruazioni. Perché era convinzione diffusa che questa “particolarità” inficiasse la loro capacità di intendere di volere.
Roba da matti, vero?
Quando ero piccola le mestruazioni erano “cosa da donne”. Non se ne poteva parlare davanti ai maschi. Mai! Sarebbe stato terribile!
Ricordo ancora la lavata di capo che mi presi quando raccontai a un signore, amico di famiglia, che la mamma non poteva venire al mare perché “aveva le mestruazioni”. Dovevo invece dire che “era indisposta”. Il che è la stessa, cosa, ma io non coglievo la leggera sfumatura. C'è anche la possibilità che il signore in questione non avesse la minima idea di cosa fossero, queste benedette mestruazioni. Era anche capace che pensasse fosse una malattia grave e contagiosa.
Ora, io parlo tranquillamente con G di mestruazioni. Non ci vedo nulla di strano, né lui mi pare imbarazzato dall'argomento. Certo, il mal di pancia non riesce a farmelo passare (per quello ci vuole solo un analgesico), ma almeno non le considera un evento misterioso e/o preoccupante.
Voi che ne dite?

PS: ho fatto un sondaggino, qui. Ditemi la vostra!

2 commenti:

tenebrae ha detto...

Lella Costa dice che se il maschio avesse il mestruo, creerebbe un giorno di vacanza apposta per festeggiare l'evento.

Io trovo che anche molti abbiano le mestruazioni...cerebrali!!!

;-)))

t&t

IsaBella ha detto...

Ah, io mi accontento delle budella intorcinate e della schiena a pezzi... ma onestamente non mi va di festeggiarle :-P
I.