Ieri ho scoperto un mondo nuovo.
Non me l'aspettavo. Lo sospettavo ma non avevo idea che fosse così.
Io e G siamo andati ad assistere alle riprese di un programma televisivo.
Era un programma di divulgazione scientifica, non posso dirvi quale perché, come vi ho già raccontato, G tiene molto alla sua privacy.
Ebbene, io pensavo che in un programma, uno spettacolo, un evento del genere insomma, quel che contava fosse quel che avveniva in scena. Gli argomenti trattati. Gli ospiti in studio.
Mi sbagliavo.
Quel che conta davvero è il pubblico.
Io e G eravamo un po' dei pesci fuor d'acqua. Noi eravamo lì, sbagliando evidentemente, per seguire il programma, perché c'interessava.
Tutti gli altri erano professionisti. Gente che fa il pubblico abitualmente, per qualunque programma immaginabile esistente. L'argomento trattato è irrilevante, l'importante è che ci siano le telecamere.
Insomma, siamo arrivati lì come dei novellini incapaci in mezzo a gente già ben organizzata. Si conoscevano tutti, si salutavano, sapevano quando bisognava applaudire e quando si poteva andare al bagno. Parlavano degli spettatori assenti. “Ma X non c'è?” “No, oggi aveva da fare, ma l'ho visto ieri al programma di Y.” Dove? Ma nel pubblico, ovviamente. Perché gli spettatori professionisti quando guardano la TV non badano ai programmi, notano solo gli altri spettatori.
Si guardano tra loro, in pratica.
Che poi dico professionisti, ma è un termine scorretto perché il pubblico normale non viene pagato mica. Però è sempre lì, a farsi file lunghissime, a escogitare innumerevoli sotterfugi pur di avere un invito, a sorbirsi ore di riprese (una noia tremenda!!!) pur di esserci. Pur di apparire in TV e avere pochi istanti di gloria. Però hai visto mai, moltiplicando quei pochi istanti all'infinito potrebbero diventare gloria vera. Non ho dubbi che molti di loro nel loro condominio siano veri vip.
“Hai visto X del quinto piano? Ieri era in TV!”
“Apperò. Eh, si vede che è uno che ci sa fare...”
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