È la vigilia di Natale perciò questo argomento ben si addice all'evento. Mi rivolgo ai miei lettori uomini, so che ci sono anche se tergiversano e fanno finta di nulla fischiettando e guardando altrove. “Chi? Io? Ti sbagli, sono qui solo per caso.”
Ovviamente nulla vieta alle lettrici di sbirciare e prendere spunto. Ci mancherebbe...
Comunque il succo del discorso è questo: volete fare alla vostra amata un regalo veramente speciale? Fatele trovare sotto l'albero un vero, autentico Principe Azzurro (PA, per brevità).
No, non chiedetemi in che negozi li vendono. Sto parlando di voi, sciocconi. Per una notte, trasformate voi stessi nel PA. Non ve ne pentirete. Se poi la cosa funziona, chi può dirlo?, potrete riesumare il regalo in più d'una occasione. Non è poi così difficile, non serve neppure l'intervento di una fata dotata di poteri magici. Basta un po' d'applicazione e molta (parecchia, certe volte) pazienza. Aggiungere anche buonsenso in quantità, che senza quello si rischia di far solo danni.
“Sì”, direte voi perplessi, “l'idea mi alletta. Ma come si fa?”
Cominciate col guardarvi attorno. Dov'è la vostra partner in questo momento? Sta spignattando per preparare il cenone mentre voi (è evidente) siete qui davanti al computer a grattarvi la pancia e a farvi beatamente i fatti vostri? Cominciamo male. Finite di leggere l'articolo e poi correte da lei. Per aiutarla. Molti di voi non ne saranno in grado e rischieranno solo di intralciarla finendo con l'innervosirla ulteriormente. Colpa vostra, però. Nessuno è maldestro a prescindere, è maldestro solo chi non si applica. Dite la verità: siete maldestri in cucina e in casa soltanto per evitare che vi si chieda di collaborare, vero? Sperate sempre in quel "No, tu non sei capace, lascia fare tutto a me." Furbastri. Era la stessa tattica che adottavo io da piccola, ma con me non ha quasi mai funzionato. Però ho una buona notizia: è una cosa a cui potete porre rimedio, ma non oggi. Se siete fatti così, oggi non potete far altro che star fuori dalle scatole e svolgere esclusivamente quelle incombenza che sapete fare senza combinare disastri (tipo portar fuori l'immondizia...). Ma ponetevi come proposito di cambiare a partire dall'anno prossimo.
Dunque, osservate la vostra partner. Secondo voi il suo PA cosa dovrebbe fare? Lottare contro i draghi? Sconfiggere orchi e streghe? Fare regalo costosi come anelli di diamanti e profumi pregiati? Niente di tutto questo. Vi svelo un segreto: un vero PA lo si nota nelle piccole cose di tutti i giorni, non nelle grandi (nonché rarissime, praticamente uniche) imprese. Che me ne faccio di uno che appena mi conosce scala una parete verticale per me e poi per il resto dei miei giorni si trasforma in un rompiscatole globale?
Il PA è fondamentalmente una persona attenta e premurosa. Non uno che pretende, ma uno che dà. Uno che accudisce, non uno che si lascia accudire (anche se quando la cosa è reciproca può essere molto dilettevole per entrambi). Uno che antepone sempre la felicità, la comodità, il benessere della partner al proprio (sperando, naturalmente, che la partner non se ne approfitti). Senza per questo trasformarsi in zerbino.
E senza fargliela pesare, anche se naturalmente la cosa comporterà qualche sacrificio. Insomma, pensavate che diventare un PA fosse facile come bere un bicchier d'acqua? Che si potesse farlo senza il minimo sforzo? Sbagliato!
Ricordate il detto: “Chi PA vuol diventare, sudore e sangue deve sputare”. Stavo per scrivere lacrime e sangue, ma preferisco non parlare di politica la vigilia di Natale.
Insomma, non permettete che la pigrizia, la paura di faticare, il timore di rimetterci qualcosa vi blocchino la strada che conduce alla principazzurrità. Piuttosto, cercate di capire quali sono i vostri punti deboli e lavorate su quelli.
Mettetevi nei panni della vostra partner e cercate di capire cosa lei desideri da voi. E non sempre e soltanto cosa voi desiderate da lei.
Così dovrebbe funzionare.
Fine della prima lezione, intanto vi auguro un buon Natale!
PS: in ogni caso, sotto l'albero sarà bene mettere anche qualche altro dono...
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