domenica 4 dicembre 2011

La parola di oggi è... PRESERVATIVO

Preservativo= sm; sottilissima guaina di gomma (prevalentemente lattice) da indossare sul pene eretto durante l'atto sessuale allo scopo di prevenire gravidanze indesiderate e la diffusione di malattie a trasmissione sessuale, quali la gonorrea, la sifilide e l'HIV. Sinonimi: condom, profilattico, guanto (popolare), goldone (popolare). Termini generici: anticoncezionale, contraccettivo, antifecondativo.

Quanto sia vecchio il preservativo è argomento ancora dibattuto tra gli archeologi. Si sa per certo che in Asia esisteva già prima del XV° secolo A.C., ma probabilmente veniva usato solo dalle classi sociali più abbienti. I preservativi più antichi erano fatti con intestini animali, specialmente di pecora (ma nell'antica Cina li avevano anche di carta di seta), solo con l'arrivo del processo di vulcanizzazione (nel 1844 a opera di Charles Goodyear) si è cominciato a usare la gomma. Il primo preservativo in gomma venne fabbricato nel 1855 ed era piuttosto spesso, grossomodo quanto la camera d'aria di una bicicletta.
Nel XVI° secolo Gabriele Falloppio scrisse un trattato sulla sifilide: è il primo documento scritto che testimonia l'utilizzo del preservativo. Quello descritto da Falloppio è fatto di stoffa intrisa in sostanze chimiche e poi fatta asciugare, e viene consigliato per prevenire la diffusione della sifilide.
Invece il primo documento dove viene testimoniato l'utilizzo del condom come anticoncezionale in Europa risale al 1605, quando il teologo tedesco Leonardus Lessus lo definisce “immorale” nel suo saggio De iustitia et iure. Nel 1666 la Commissione Inglese per la Natalità attribuisce il recente calo delle nascite proprio all'utilizzo del profilattico.
Dal rinascimento in poi il preservativo poteva essere fatto, oltre che di stoffa o di intestini animali, anche di pelle o di cuoio. Giacomo Casanova era solito utilizzarlo come metodo anticoncezionale (dicono che a tale scopo Casanova utilizzasse anche le bucce di limone, ma io personalmente se fossi un maschio non credo che vorrei infilare il pisello in un mezzo limone, per quanto privato della polpa...).
Dal XVIII° secolo il preservativo incontra innumerevoli opposizioni sia in campo politico che religioso. Perché? Perché secondo i suoi detrattori, prevenendo le gravidanze indesiderate e la diffusione delle cosiddette malattie veneree, il preservativo non farebbe altro che incoraggiare la promiscuità sessuale.
All'inizio del XIX° secolo il preservativo veniva per la prima volta proposto alle classi più povere, per facilitare il controllo delle nascite. I primi movimenti femministi di quest'epoca, però, si opponevano al suo uso perché sostenevano che i metodi di controllo delle nascite andassero affidate esclusivamente alle donne e disapprovavano metodi di controllo maschili, qual è appunto il preservativo.
Nell'Ottocento in molti stati il preservativo era illegale e il suo uso veniva scoraggiato. Altre opposizioni sollevate contro il condom erano il prezzo elevato e la facilità con cui si poteva rompere o sfilare. Sigmund Freud era contrario all'uso del profilattico perché sosteneva che il suo utilizzo riducesse l'eccitazione sessuale. Nel 1930 l'enciclica papale Casti connubii condanna l'utilizzo di tutti i metodi anticoncezionali artificiali.
Ciononostante, dal XIX secolo a oggi, il preservativo resta l'anticoncezionale più popolare e diffuso, in quanto economico e di facile utilizzo, resta ancora uno dei più sicuri (le possibilità di rottura sono appena del 2,3%) e, a differenza di altri metodi, ha un'importante funzione nella prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale.
Però a qualcuno fa ancora paura...

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