lunedì 24 ottobre 2011

Può sempre andar peggio...

Polemica, oggi sono polemica.
Non lo sono quasi mai, di solito sono scema e basta. Ma ogni tanto essere polemica mi va.
Non dovrò mica giustificare anche questo?
Che brutta cosa dover giustificare le emozioni.
“Perché ridi per questo?”
“Perché piangi per quell'altro?”
“Come mai questa cosa ti piace?”
“Come fa a non piacerti quest'altra cosa?”
A me è sempre capitato. Fin da quando ero piccola se ero contenta o triste dovevo sempre spiegare perché. “Perché sì” non era mai una risposta accettata...
Come se fosse davvero possibile spiegarlo. Come se fosse davvero possibile dare una giustificazione plausibile che spieghi perché uno guardando Titanic piange e un altro, guardando lo stesso film, ride (come me!!!), o sbadiglia. O se ne va. O altro (a scelta).
Però è così, tutte le volte che uno prova un'emozione di un qualunque tipo, sia in negativo che in positivo (e la esprime pubblicamente, questo forse è il punto importante), sbuca sempre qualcuno che non è d'accordo. Che ne sembra in un certo senso infastidito. Per così dire.
C'è sempre di più. C'è sempre d'altro.
Muore il tuo campione preferito e tu piangi (ogni riferimento a fatti reali non è casuale ma... assolutamente voluto)? E c'è sempre quello che ti ricorda che c'è gente che sta peggio... che c'è chi guadagna di meno e muore lo stesso (per esempio...). E poi perché piangi per lui e non per quell'altro? Eppure quell'altro era altrettanto famoso/ricco/importante/eccetera... se non di più!
Perdi il tuo gatto/cane/criceto/pesce rosso adorato? Puntuale arriva quello che ti ricorda che tanta gente muore e tu stai lì a piangere per il gatto/cane/criceto/pesce rosso ecc...
Soffri per un motivo che tu solo sai ma che in qualche modo ti tocca nel profondo? Ecco che arriva chi ti dice che c'è chi sì che soffre, altro che tu... che ci sono motivi ben più alti per piangere... eccetera, eccetera, eccetera...
Lo so che c'è chi sta peggio. Lo so che ci sono cose peggiori nella vita, non sono scema e non ho gli occhi foderati di salame (cosa che, tra l'altro, se sei animalista, è già da sé fonte di dolore). Lo so che il mio gatto/cane/criceto/pesce rosso era solo un gatto/cane/criceto/pesce rosso. Lo so che il mio campione del cuore era ricco/famoso/riverito/pieno di donne/eccetera. Lo so che quel gatto/cane/criceto/pesce rosso/campione/cantante/attore/chi più ne ha più ne metta se la passava bene in vita. Ma la sua scomparsa mi rattrista. Questa cosa in particolare mi porta dolore. Mi colpisce. Mi affanna. Mi fa venir voglia di dire: sì, questa cosa mi addolora!
Anche se, lo so, c'è di peggio.
C'è sempre di peggio.
Anche se perdessi la persona a me più amata (e sgratt sgratt, spero di no!!!), lo so che ci sarebbe sempre chi sta peggio di me.
Ma questo non m'impedirebbe di soffrire lo stesso.
Perfino se (per dire) quella persona cara se la fosse cercata.
Che poi la cosa curiosa è che queste richieste di giustificazioni arrivano solo sulle tragedie. Sulle cose brutte, perlomeno.
Se io dico: “Oggi sono felice perché il mio lui mi ha dato un bacio come non me lo dava da mesi.” mai qualcuno che venga a dire: “Eh, ma guarda che c'è gente che si sollazza di più!”
O se dico “Questo mese (io sono libera professionista e non ho un reddito fisso: scusate, lo so che è un male, ma mi va così da anni...) ho guadagnato 200 euro più del solito, che bello!!!”, non viene mai il tipo a dirti: “Ma con tutta la gente che guadagna milioni tu gioisci per 200 euro?”.
Questo non capita mai.
Strano, vero?
Lo so che è bello e gratificante giudicare agli altri, ci fa sentire grandi... io certe volte lo faccio perfino quando vado al supermercato e guardo cosa comprano quelli che stanno davanti o dietro di me. È bello sentirci migliori pensando che noi notiamo cose più importanti. Che facciamo scelte migliori. Che noi sì che sappiamo per cosa vale ridere o piangere e gli altri no, gli altri sono stupidi e/o superficiali...
Però non so se sia giusto... non lo so davvero.
(E poi basta perché ho usato troppi puntini di sospensione e io detesto i puntini di sospensione...)

...e niente illustrazioni, che non sono in vena... sono solo addolorata. Punto.