martedì 30 ottobre 2012

La perversione del giorno è... il vino novello

Il vino novello è un vino che viene imbottigliato a due mesi dalla vendemmia (quindi adesso) e va consumato entro la primavera successiva. Cosa che non è un problema, come potrebbe sembrare, perché il vino novello alla primavera successiva non arriva mai. Io già a dicembre non lo trovo più, figuriamoci in primavera...
Però se andate adesso al supermercato di vini novelli ne trovate, eccome se ne trovate.
Il vino novello più pregiato e noto è il francese Beaujolais Nouveau.
Ma ce ne sono anche di italiani. Parecchi.
Il vino novello è una delle caratteristiche dell'autunno, direi anzi una di quelle cose che fanno dell'autunno una stagione degna di essere vissuta. Gli splendidi colori delle foglie morte, le castagne e il vino novello: ecco le cose più belle dell'autunno.
Il vino novello è un vino giovane, ma pieno di carattere. Un vino che sarebbe potuto diventare qualcosa di grande, se non fosse che ce lo siamo bevuto prima.
Il vino novello sembra leggero-leggero e va giù come acqua fresca, ma è un'illusione. Solo un'illusione. La gradazione di 11,5° non va presa sottogamba...
Secondo antiche tradizioni rurali, quando si assapora il primo sorso del primo bicchiere di vino novello dell'anno bisogna esprimere un desiderio.
Il vino novello s'abbina benissimo a piatti come la polenta, lo sformato di funghi, il bollito e altre cose autunnali. Con l'impepata di cozze, per esempio, non è al suo meglio...

Proverbi dedicati al vino novello:
Il novello che avanza non si mette in frigo.
Non dir novello se non l'hai nel carrello.
Novello, novellino, tu sì che sei un buon vino.
L'autunno non è bello se non c'è il vino novello.

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