Charles Dana Gibson (1867-1944) fu un illustratore statunitense. Per oltre trent'anni i suoi disegni e le sue creazioni allietarono i lettori americani da giornali e riviste, ma ciò per cui è ancora ricordato è la creazione della Gibson Girl, ovvero la ragazza Gibson. Ovvero, l'ideale di bellezza femminile da lui elaborato, un'icona estremamente popolare durante la Belle Époque. Gibson lavorò per le più celebri riviste americane dalla fine dell'Ottocento ai primi anni del Novecento e migliaia di donne facevano di tutto per assomigliare alle sue pin up alla moda. La ragazza Gibson era una creatura sexy, irresistibile, per lei gli uomini facevano follie, era alta e snella, con seno, fondoschiena e cosce prosperosi e sensuali, la vita era sottile grazie all'uso di stretti bustini, il collo esile e delicato, i capelli lunghissimi ma raccolti in alto con imponenti chignon e pompadour (cotonati), ed era raffinata, calma, elegante, sicura di sé, indipendente. Pare che sia stato il primo esempio ideale di bellezza femminile realmente americano. Molte modelle contribuirono a ispirare questo mito tra cui la stessa moglie di Gibson, Irene Langhorne, ed Evelyn Nesbit (famosa per essere stata coinvolta nell'omicidio del suo ex amante da parte del marito, nel 1906), ma la più celebre fu senza dubbio l'attrice Camille Clifford, con la sua tipica figura a clessidra e l'acconciatura torreggiante.
È una Gibson Girl quella che apparirà sulla copertina del quinto libro di Anna dai Capelli Rossi, La casa dei sogni. Direi che Miss Shirley, anzi, Mrs Blythe, sia decisamente una fanciulla bella, forte e indipendente, no?
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