Orsanmichele, dettaglio |
Mi trovavo poco fa, assieme a G, all'interno della chiesa di Orsanmichele, rapita dall'atmosfera solenne che intride quel luogo (visto quanto parlo forbito?).
E in quel momento... BRIIIIIP BRIIIIIP
Un cellulare che squilla.
È il mio!!!
Gli altri turisti si voltano a guardarmi. Il biasimo si legge chiaro nei loro occhi come fosse scritto a lettere di fuoco.
Io annaspo. Mi frugo in tasca. Arrossisco. Mi precipito fuori. Sbatto contro la porta, ma infine riesco a infilarla.
Rispondo (alterata e col fiatone).
IO: Sìììì? [TRADUZIONE: Chi accidenti rompe a quest'ora???]
IL VAMPIRO [Ovvero il mio capo]: Ciaooo! Ti disturbo? Puoi parlare?
IO [Ringhiando internamente]: Ormai sì. [TRADUZIONE: Ormai la visita a Orsanmichele è compromessa perché dopo questa figuraccia io non ho il coraggio di tornare lì dentro. Seguono improperi a piacere.]
IL VAMPIRO: L'hai ricevuta la mia email di stamattina?
IO: Certo. [TRADUZIONE: L'ho vista, ma ho preferito ignorarla per non rovinarmi gli ultimi giorni di vacanza.]
IL VAMPIRO: È che sarebbe un po' urgente. Puoi fare quel lavoro per domattina?
IO: Ma... veramente... per lunedì mattina può andar bene uguale? [TRADUZIONE: Porcapupazzaiosonoinvacanzaaaaaaaaaaa!!!!!]
IL VAMPIRO: Va bene, ma non oltre.
Sob! :-(
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