venerdì 15 aprile 2011

Perché non scrivo mai cose serie?

Già, perché non parlo mai di cose serie? O di cose meno serie, ma in modo serio? Forse perché non ne sono capace. O perché sono scema. O per entrambi i motivi.
Però un po' mi dispiace. Con tutto quello che succede nel mondo, sembra che io viva in un universo a parte, quello di frutta candita.
Non è così, naturalmente. So benissimo quel che mi capita attorno, vicino o lontano che sia. E ho anche le mie opinioni. Ma, come disse Battiato, preferisco non raccontarle in giro. Perché per farlo bisogna avere una cultura e una preparazione che io sento di non avere. Riconosco i miei limiti. Questo, dovete ammetterlo, va a mio onore. Rischierei di scrivere solo banalità se cercassi di fare la seria. Voi direte: ma guarda, che sei banale anche così. Avete ragione, ma almeno mi muovo in maniera più appropriata a me.
Mi arrabbio anch'io, cosa credete? Mica rido sempre! Spesso, ma non sempre. Però alla fine cerco di vedere i casi della mia vita, che non sono seri quanto i casi del mondo, attraverso le lenti dell'umorismo e del sarcasmo (che qualcuno potrebbe confondere con acidità di stomaco... anche perché il sarcasmo è effettivamente una dote un po' acida). E così mi accorgo che preferisco una risata a una lamentela. Tanto anche se mi lamento, che cambio? Nulla. Almeno se rido mi migliora l'umore.
Cerco di ridere tutti i giorni. Perfino quando faccio l'amore con G! Neanche in quei momenti riesco a mantenermi seria e passionale come etichetta vorrebbe. Ma in fin dei conti non è più divertente farlo ridendo che gemendo?

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