venerdì 25 marzo 2011

FeliNi e contenti

La convivenza tra umani è difficile, ma lo è anche fra gatti. Anzi, fra gatti spesso è ancor più difficile, perché si tratta di bestioline territoriali e abitudinarie, che difficilmente tollerano l'intrusione di felini nuovi e sconosciuti. A tal proposito, quando gli umani decidono di dare un compagno baffuto al proprio miagolante amico, i comportamentalisti suggeriscono una serie di regole da adottare affinché i mici possano vivere l'inizio della convivenza senza traumi.

Regola n°1: il nuovo gatto non dovrà essere presentato subito al residente, che potrebbe vederlo come un intruso. Agli inizi andrebbero tenuti in due zone della casa separate da porte costantemente chiuse. I mici potranno sentirsi ma non vedersi. Questo almeno per qualche giorno, fino a che ogni felino non si abitui alla presenza invisibile dell'altro senza innervosirsi. Naturalmente l'umano dovrà prodigarsi in cure per entrambi. Ogni micio dovrà avere cibo, acqua e lettiere propri.
Regola n° 2: bisognerà far sì che ogni micio associ la presenza dell'altro a qualcosa di positivo, per esempio il cibo. L'umano si premurerà di servire i pasti a orari regolari, collocandoli nelle vicinanze della porta divisoria. Dopo le prime diffidenze i gatti dovrebbero cominciare a mangiare tranquillamente, pur essendo consapevoli della reciproca presenza.
Regola n° 3: una volta che questa routine si è stabilita, si può cominciare a socchiudere la porta in modo che i gatti si vedano. Ma non arrivino a toccarsi. Alcuni consigliano anche di procurarsi un trasportino abbastanza grande in cui far mangiare il nuovo arrivato, lasciando mangiare il residente nella stessa stanza.
Regola n° 4: solamente quando entrambi i gatti appariranno abbastanza fiduciosi l'uno nei confronti dell'altro, l'umano potrà farli incontrare. Ma sempre in sua presenza, fino a che non è sicuro che la convivenza sia stabilita.
Regola n° 5: l'umano non dovrà fare favoritismi nei confronti del nuovo arrivato, neppure se questo è un cuccioletto tenero e irresistibile. Il residente dovrà aver diritto alle stesse attenzioni di prima, se non addirittura di più, e perfino a qualche premio speciale, tipo bocconcini della sua pietanza preferita. Specie se in presenza dell'altro. Se il residente vede che il nuovo arrivato viene accudito più di lui, avrà ogni motivo per sentirsi geloso e quindi poco disponibile a una pacifica convivenza.
Regola n° 6: l'umano farà di tutto affinché il nuovo arrivato non cerchi di spodestare il residente dai suoi posticini preferiti, fornendo eventualmente altri posti al nuovo ospite.

Oltre a questo ci sono anche altri consigli:
1)    Ogni gatto dovrebbe avere i suoi spazi sacri e inviolabili, oltre alla possibilità, qualora lo volesse, di isolarsi dagli altri.
2)    Dovrebbe esserci una lettiera (più una aggiuntiva per le emergenze) per ciascun gatto. O comunque almeno un paio di lettiere in caso di gatti multipli.
3)    Se i gatti sono sterilizzati la convivenza è senz'altro molto più semplice.
4)    Quando i gatti si azzuffano (lo fanno quasi tutti, perfino quelli che abitualmente vanno d'amore e d'accordo) non separarli a mani nude, usa piuttosto un guanciale. Nel senso del cuscino!!!
5)    Ogni gatto avrà la sua ciotola, e sarà bene se durante i pasti saranno piuttosto distanziate.
6)    Le ciotole del cibo non vanno tenute in vicinanza della lettiera.
7)    Anche le ciotole dell'acqua dovranno essere più d'una e, sistemate in punti diversi della casa, sempre rifornite d'acqua fresca.

Però quand'è arrivata Kara io non ho seguito queste regole. La piccina era uno scricciolino di pochi mesi, e gli altri due maschi adulti. Nonostante questo lei non ha fatto una piega e si è impossessata subito degli ambienti (e degli umani). Gli altri, non appena l'hanno vista, si son prodotti in scene di panico neanche si fossero trovati davanti un drago a tre teste e non un tenero batuffolino inoffensivo. Io li ho lasciati fare. Poi, la notte stessa dell'arrivo di Kara, è successa una cosa strana. La gattina è venuta a dormire sul letto, e gli altri due hanno fatto una singolare processione. Prima saltava su uno, l'annusava e se ne andava. Poi l'altro, che pure l'annusava e tornava giù. Sono andati avanti per tutta la notte. Il giorno dopo erano amici.

Nella foto, la piccola Kara all'età di due settimane.

Nessun commento: