venerdì 18 marzo 2011

New Romantic

Io non sono romantica. Lo so che a guardarmi si direbbe il contrario, ma non lo sono. Mi dispiace doverlo ammettere, ma è così, e non posso farci nulla. Il mio attuale compagno (e gli altri prima di lui) ogni tanto me lo rimprovera. Ma non lo sono lo stesso. Posso essere poetica, certe volte, ma non romantica. Non nel senso tradizionale del termine, perlomeno. Forse nel senso della corrente artistica, ma questo è un altro discorso.
Un esempio? I film d'amore mi annoiano a morte.
Quando ho visto Titanic durante la scena della morte di Di Caprio a me veniva da ridere, mentre le altre attorno a me spandevano fiumi di lacrime.
Davanti a un bel tramonto mi soffermo, sì, ad ammirare incantata il meraviglioso gioco dei colori. Ma quello per senso estetico, non per altro.
Se il mio lui mi sussurra paroline dolci io non riesco a fare a meno di stroncarlo con una battutina scema. Specialmente se quel che dice me ne fornisce l'occasione.
Ma ci sono altri classici del romanticismo che a me riesce impossibile applicare alla vita vera. Per esempio...

  1. Lui che mi sveglia con un bacio. No, impensabile. Quando mi sveglio io sono generalmente un orco intrattabile, uno zombie che non sa neanche da che parte ha la testa e dove stanno i piedi. Le prime volte ci aveva provato, ma visto che io reagivo a sberle ha cambiato idea. E poi di prima mattina non è che il mio alito sappia esattamente di rose (neanche il suo, a dire il vero), preferisco non ricevere baci prima di un incontro con spazzolino e dentifricio.
  2. Lui che mi porta la colazione a letto. No, per prima cosa solo io so quanto ristretto dev'essere il mio primo caffè e quanto zucchero e quanto latte ci voglio in quel momento (la cosa è variabile). E poi la mia prima colazione dev'essere una cosa rapida, altrimenti comincio a irritarmi.
  3. Dormire abbracciati. Vedo che nei film e nei libri c'è gente che lo fa. Io quando dormo mi agito come una trottola e non sopporto di avere nulla di troppo vicino. Certe volte scaccio perfino i gatti! Una volta (sempre agli inizi) lui ci aveva anche provato. Dopo il primo calcio, involontario, nelle balle ha capito che era meglio soprassedere.
  4. Lui che mi apre la portiera dell'auto. No, grazie, sono capacissima di farlo da sola. Se proprio vuoi renderti utile, piuttosto, aiutami a trasportare quei venti chili di sabbietta per gatti!
  5. Ricevere in regalo mazzi di fiori. I fiori mi piacciono, soprattutto da fotografare. Ma non da tenere in casa. Muoiono subito e diventano uno spettacolo assai triste. E poi davanti a un mazzo di fiori non riesco a non pensare a quanto cibo per gatti (o altro di più utile) ci sarebbe stato dentro. Però non è che una può chiedere in regalo un mazzo di scatolette al tonno...
  6. Cenetta a lume di candela. Ok se la cosa avviene fuori, ma a casa mia è impensabile. Tra i gatti e la carta (ne ho parecchia) la cenetta si concluderebbe in un rogo.
  7. Fare l'amore al buio. Non se ne parla: il buio mi mette ansia. La luce per me deve rimanere rigorosamente accesa!
  8. Ricevere in regalo un anello. Il discorso qui si fa lungo e magari approfondirò un'altra volta, ma una cosa è certa: con me sarebbero soldi buttati! Meglio un accessorio per il computer.
  9. Sussurrarmi frasi zuccherose. Non funziona. I complimenti li accetto, ma devono avere un senso logico. Se qualcuno mi dice che sono dolce la prendo quasi come un'offesa personale. Una volta diedi picche a un tipo solo perché si era azzardato a dirmi una cosa del genere.
  10. Farsi le coccole E BASTA. Ma non scherziamo nemmeno. Questo è giocare sporco. È come aprire un regalo e scoprire che la scatola è vuota. Le coccole E BASTA le faccio ai gatti E BASTA!

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