giovedì 10 marzo 2011

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Il Principe Azzurro: un mito che da tempo affligge tante fanciulle più o meno in fiore. Quale di queste frasi, secondo voi, è la più vera? (PS: rispondete e fate girare, per favore: mi occorre per lavoro, non per sport!!!)
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Parliamo di Principe Azzurro. Questo gran dilemma. Che è come l'araba fenice: che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa. Ma cos'è questa figura mitologica?

I miti e le leggende sono fenomeni affascinanti. Servono a spiegare tante cose ma anche a concedere giusti momenti di sollievo alle nostre menti affaticate dal tran tran quotidiano.
Ma c'è un mito che affligge noi donne, un mito in grado, se appena appena gliene concediamo l'occasione, di combinare molti disastri: quello del Principe Azzurro. Ce lo raccontano da che siamo piccole. Alcune ci cascano con tutte le scarpe e ci credono con tanta, ferma fiducia da permettere che tale mito sconquassi tutta la loro esistenza. Altre se ne lasciano sfiorare appena, certe ancora lo rinnegano con fermezza, tranne poi sperarci sotto sotto.
L'inganno parte, come ho già detto, quando siamo piccole, e secondo me è tutta colpa dei cartoni animati che ci propinano.
Prendiamo per esempio la Bella Addormentata, quello che amavo di più da bambina. Il suo principe, Filippo, è praticamente perfetto: bello, spiritoso, intelligente, coraggioso, innamorato, premuroso, bravo nello sport e nella danza. E scommetto che ha anche tanti altri pregi di cui nel cartone animato, per evidenti motivi, non si parla. Probabilmente non gli si cariano mai i denti e il suo alito dev'essere sempre deliziosamente profumato di menta piperita anche appena sveglio, quando di solito noi persone normali sembriamo aver appena ingerito un topo defunto da diversi giorni; non rutta mai in faccia a nessuno; non si gratta il sedere, né in pubblico né in privato; non è prepotente e dice sempre “per favore” e “grazie”; non grugnisce mai ma si esprime sempre con proprietà di linguaggio; non russa; difende sempre Aurora, anche nei casi in cui lei ha palesemente torto; non litiga per il parcheggio, ma questo forse solo perché sostare un cavallo nel medioevo dev'essere più semplice che trovare posto con la macchina in città nel XXI° secolo; non pretende che Aurora gli stiri i mantelli, gli cucini lo stufato o gli spolveri le armature; non ha mai defaillance a letto ed è un amante focoso, tenero e instancabile; se Aurora gli dice di avere mal di testa lui le crede e non pensa che sia una scusa; non indossa mai calzini bucati, mutande smollate o tute unte di sugo, ma sempre e solo capi puliti e ordinati portati con estrema eleganza; non tradirebbe mai e poi mai la sua principessa, neppure se venisse circondato da una torma di fotomodelle nude e vogliose; non fa mai commenti volgari sulle tette di Biancaneve o sul culo di Cenerentola, soprattutto quando è insieme ad Aurora; non gli puzzano mai i piedi né le ascelle né altro: non gli puzza niente, ma emana un vago sentore di muschio e tabacco che basterebbe da solo a procurare ad Aurora orgasmi multipli; non dimentica mai di abbassare la tavoletta del WC né di tirare lo sciacquone -ma poi ci andava, Filippo, al gabinetto? Forse non faceva neppure la cacca, o se la faceva era profumata anche quella di menta piperita-; non scorda mai una ricorrenza o un anniversario -a differenza di me, tra l'altro: le uniche ricorrenze che ricordo io sono Natale e capodanno, nella migliore delle ipotesi-; è sempre gentile e premuroso, anche quando Aurora gli trita a sangue gli zebedei coi suoi canti e i suoi balletti, gli riempie il castello di gufi e scoiattoli e gli impedisce di andare alle corse dei cavalli con gli amici; in compenso sopporta le visite di quelle stordite delle fatine buone senza sbadigliare e senza mai lamentarsi, ma sempre col sorriso sulle labbra. E potrei continuare questa lista all'infinito ma mi fermo qui. Insomma, Filippo è perfetto, non gli manca nulla. Ha un solo piccolo, minuscolo, insignificante difetto: non esiste!
Sì, perché prima o poi tutte noi dobbiamo venire a patti con l'amara realtà: il Principe Azzurro non esiste. E non lo troveremmo neanche se rimanessimo chiuse nella torre incantata per mille anni o baciassimo popolazioni intere di ranocchi. C'è chi non si arrende all'evidenza e continua ad aspettarlo, peregrinando fino allo sfinimento da uno stagno all'altro, tessendo ettari di tela fatata e srotolando chilometri di trecce giù da metaforici balconi. C'è chi se ne fa una ragione e decide di godersi la vita per quella che è, ed è la cosa obiettivamente più sensata.
Sì, perché diciamolo: è una fortuna che il Principe Azzurro non esista. Sarebbe una noia mortale, e gli esseri umani veri, con tutti i loro pregi e difetti, sono di gran lunga più interessanti. Anche se ogni tanto hanno l'alito pesante.
Comunque ecco il sondaggino. Come detto anche lì, mi serve per lavoro e non per sport. Quindi se fate anche girare mi fate un grosso, enorme favore!

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