sabato 30 aprile 2011

Maestri a quattro zampe

"Non capisco perché la gente dice che l'educazione coi gatti è un problema”, scrisse quel tale (quel tale, vale a dire, non mi ricordo chi...), “il mio gatto non ha avuto nessun problema a educarmi.”
“Se mai dovesse mancare qualcosa”, aggiunse Charles Stuart Calverley (poeta e umorista inglese dell'Ottocento), “che sia latte, carbone, un ombrello o del brandy, state pur certi che il gatto se l'è preso servendosi di uno stivale o della prima cosa utile che ha avuto a portata di zampa.”
Partendo da questi due concetti fondamentali i nostri gatti hanno fatto prestissimo a educare me e G in modo da renderci persone migliori di quanto avremmo mai potuto essere se non fosse stato per le sagge lezioni impartiteci dai gatti. Appunto.
I gatti ci hanno insegnato l'ordine. Noi non lasciamo mai calzini in giro. I gatti li ruberebbero. L'asse del WC non la dimentichiamo mai alzata, altrimenti i gatti si tufferebbero nel water con nefaste conseguenze. Perché i gatti odiano l'acqua solo quando è l'umano a volerli lavare, altrimenti possono amarla a livelli che neanche Federica Pellegrini. La tavola viene sempre sparecchiata con cura, pena i soliti furti. Gli asciugamani una volta usati vanno riposti. Sempre. Altrimenti i gatti ci fanno su i bisognini, e questo non è bello.
I gatti ci hanno insegnato la pulizia. Nei nostri lavandini non troverete mai tracce di dentifricio, sapone, peli o schiuma da barba: i gatti li mangerebbero.
I gatti ci hanno insegnato la modestia. Sono talmente più belli ed eleganti di noi che anche quando siamo tentati di vantarci loro, con un semplice gesto, ci riportano coi piedi per terra.
I gatti ci hanno insegnato il senso del bello. Ed è veramente imbarazzante ammettere che certe volte due persone (apparentemente) adulte e mature come me e G riescono a sdilinquirsi e a restare per decine di minuti ad ammirare rapiti quel mucchietto di peli e fusa che è Kara, anche se lei magari sta solo dormendo o sorseggiando dell'acqua con delicate lappatine.
I gatti ci hanno insegnato l'amore. Con la forza, certe volte (specialmente quando di notte, per manifestarci il loro amore, ci balzano sulla faccia e in altri punti sensibili del corpo), ma l'hanno fatto.
E pensare che c'è gente che sostiene che i gatti non insegnino niente...

Nella foto: la piccola Kara ipnotizzata dal volo di una mosca.

5 commenti:

tenebrae ha detto...

Evviva Mister G(ATTO)...

IsaBella ha detto...

Gattina, pLego :-P
I.

Didì ha detto...

Ho due gatti. Li adoro, sono così dignitosi, così arroganti eleganti, puliti. Non posso lasciare niente di pulito fuori perchè loro ci si appoggiano subito. Dormono solo su cose pulite. E sempre sulle mie!
Quando vado a letto c'è la processione. Non so dove siano rintanati, ma appena inizio ad andare in camera, i due compagnucci a codina alta mi seguono fino al letto. Come faccio ad insegnargli che il letto è mio non lo so. Pero' loro mi hanno insegnato che sono tanto buoni da lasciarmici dormire con loro.. :) Ciao!

tenebrae ha detto...

@didi
Sono contento che sei arrivata fino a qui...

IsaBella ha detto...

Eh, comincio a pensarlo anch'io. Non sono loro a dormire sul MIO letto. Sono IO che, grazie alla loro graziosa bontà, posso dormire sul LORO :-D
I.